mercoledì 24 dicembre 2014

La storia INSEGNA....prendiamo qualche spunto...

Si chiude l’anno 2014 e certamente non possiamo dire che è stato un grande anno per le falegnamerie italiane, ma ci sono, a nostro giudizio, alcuni aspetti interessanti che nella storia hanno vissuto periodi di crisi e di grandi trasformazioni.
Un passo indietro nel tempo, risalendo al 1980 circa e, se è vero che s’impara dalla storia, forse qualcosa ci può tornare utile.











Serramentisti Il grande rinnovo
Vi ricordate quando furono sostituite le squadratrici con gli “angoli”?
Fu un periodo di grande rinnovamento nelle aziende di quel settore che nel corso di circa 10 anni rividero completamente il loro modo di lavorare.
- cambiarono la logica del sistema (commessa al posto di serie, rapidità di lavorazione, meccanizzazione, informatizzazione, ecc.)
- condizionarono le scelte di alcune attrezzature (taglio ottimizzato, eliminazione della bedanatura, strettoio immediato, ecc.)
- inserirono nuove movimentazioni (rulliere, carrelli in verticale, piccoli depositi, ecc.)
Ed erano anni di scarso lavoro.

Mobilieri la scomparsa
Con enorme tristezza abbiamo visto chiudere molte aziende in Italia, forse un po’ di meno nel Veneto, ma anche la nascita o la trasformazione in produttori di semilavorati grezzi (pannelli, antine, verniciature per terzi, ecc.). Però il mobiliere che era cresciuto molto rapidamente non andava più; eppure c’erano stati utili da capogiro in quella lavorazione, ma, forse, il cambio generazionale non resse al’interesse di un rinnovo e così molte grandi e belle aziende sparirono.
Dalle loro ceneri nacquero gli .....

Arredatori   il “su misura”
Aziende dinamiche, svelte elastiche e con tanta voglia di guadagnare; prevalentemente medio-piccole falegnamerie attrezzate intelligentemente s’inventarono la lavorazione “su commessa” e personalizzata.
Inserirono necessariamente attrezzature flessibili per materiali altrettanto flessibili (truciolati, mdf, laminati, ecc.) rivedendo cicli operativi brevi:
- sezionatura e bordatura immediata
- verniciatura con cambi colore rapidi
- assemblaggio immediato dei corpi di mobile
- informatizzazione del sistema
- movimentazioni interne
- ecc.
Falegnamerie talmente flessibili da riuscire a proporre alla clientela un po’ di tutto: cucina, bagno, camere, ecc. e con l’inserimento di software riuscivano a progettare il mobile sia in virtù del cliente che per le necessità dell’azienda.

Cucinieri il commercio
Forse furono i primi a predisporre la falegnameria al cambiamento.
S’inventarono l’acquisto da terzi di quasi tutto: antine, tops, alzatine, accessori, zoccoli, cornici, ovviamente gli elettrodomestici e persino …. I pannelli.
Divennero assemblatori e ottimi “calcolatori” di utili.

E così via!  Ed oggi che siamo in recessione o giù di lì, siamo tutti … con il culo per terra!

Eppure sono state create attrezzature ancor più flessibili, software sempre più evoluti e alla portata di tutti, forse anche con investimenti meno impegnativi di un tempo… E allora?
Possibile che non si riesca a sdipanare questa matassa?
Possibile che la crisi dell’edilizia ci abbia messo in ginocchio?

Eppure, come allora, dobbiamo inventarci  alternative, oggetti nuovi da proporre di ottime caratteristiche tecniche ed estetiche e con costi adeguati al mercato.
Ed è ben possibile.
Certamente ancora una volta dobbiamo rivedere la falegnameria e le logiche di lavorazione e non sarà facile trasformarsi visto che servono tanti soldi, ma non c’è alternativa.

Allora attiviamoci per tempi migliori e … scrolliamoci dall’apatia.

BUONE FESTE E BUON 2015 A TUTTI!

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