sabato 28 luglio 2012

RISTRUTTURAZIONI: maxisconti del 50% fino a Giugno 2013


NOTA BENE: per il SOLE 24 ORE la manutenzione degli infissi in PVC e 
in ALLUMINIO, deve essere fatta dopo 5-6 anni, 
PROPRIO COME PER LE FINESTRE IN LEGNO.
Gli anni di vita sono ben differenti! 25 anni per infissi in PVC, ben 80 per 
quelli in ALLUMINIO,  contro i 100 anni dichiarati per il LEGNO.

Vi riportiamo un importante articolo di Valeria Uva, giornalista per il Sole 24 Ore, dove si parla di come usufruire dei maxisconti del 50% validi fino al Giugno 2013.

C’è un anno di tempo per investire nella ristrutturazione della propria casa.
Una finestra temporale che va dallo scorso 26 Giugno (data di entrata in vigore del decreto sviluppo) al 30 Giugno del prossimo anno: qui opera la maxi detrazione del 50% delle spese per i lavori in casa con un tetto raddoppiato a 96 mila euro.

Dal 1° Luglio 2013 si tornerà al meno attraente “sconto” del 36% (e al tetto di 48 mila euro), un incentivo al recupero edilizio presente da 15 anni e ora reso stabile, che nel tempo ha però perso un po’ del suo fascino, inducendo qualche contribuente allo sconto fai da te: pago subito meno, in nero e senza iva.


Ma in questo anno di tempo non c’è partita: il sommerso non può rivaleggiare con l’offerta di recuperare (seppure in dieci rate) ben la metà di quanto si è speso. Al punto che il 50% può persino gareggiare sin da ora con il bonus del 55% riservato a chi punta sull’isolamento della propria casa e sul risparmio energetico. Il decreto sviluppo lo ha lasciato in vita fino al 31 Dicembre di quest’anno (poi scenderà al 50% fino a Giugno 2013, per poi precipitare al 36%), ma l’attuale, piccola, convenienza del 5% in più, potrebbe già ora venire annullata dalle lungaggini e dalle maggiori spese legate alle procedure che nel caso del 55% richiedono, quasi sempre, l’attestato di qualificazione ed il certificato energetico.
In realtà, il confronto tra le due detrazioni , i cittadini devono giocarlo sul piano delle opere agevolate che non sono intercambiabili. Il perimetro del 36-50% è molto ampio: grande platea dei beneficiari che comprende tutti i soggetti Irpef (ma anche la società per il caso della detrazione da poco estesa al ripristino dei danni da calamità naturali, terremoto compreso). Altrettanto ampio è l’elenco dei lavori ammessi, che va dalla manutenzione straordinaria, agli antifurti, dai rilevatori di gas ai corrimani.
Forse l’unico grande limite di questa detrazione è l’esclusione degli interventi di manutenzione ordinaria nelle singole abitazioni (niente tinteggiatura delle pareti per intendersi), limite che peraltro cade per i condomini, per i quali al contrario, pitture e piastrelle sono ammesse.

PRIME STIME POSITIVE
La scelta del governo di aumentare la detrazione per il recupero, nasce ovviamente anche dall’esigenza di DARE UNA SFERZATA ALLE COSTRUZIONI, DA SEMPRE DECISIVE PER LA RIPRESA DI UNA ECONOMIA. La crisi continua a mordere questo settore. L’Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) ha appena reso note le stime per il 2012: per quest’anno l’associazione dei costruttori prevede un calo globale degli investimenti del 6% rispetto all’anno precedente. In cifre, significa che dall’inizio della crisi,  nel 2008 e per questi 5 anni le costruzioni (edilizia e lavori pubblici) hanno perso 43 miliardi di investimenti e 325 mila posti di lavoro, tornando ai livelli degli anni ’70.
Eppure, nonostante la crisi e la mancanza di liquidità che frena gli investimenti delle famiglie anche nelle ristrutturazioni, le prime stime sulla “frustata” data dal decreto sviluppo sono incoraggianti: l’Ance ha già calcolato che il “pacchetto edilizia” contenuto nel Dl 83/2012 (innalzamento detrazioni e tetti di spesa, proroga al 30Giugno 2013 dell’incentivo per il risparmio energetico, più alcune manovre sull’IVA per le nuove abitazioni) produrrà per l’anno prossimo un aumento del 3% degli investimenti  nel recupero edilizio, rispetto ai 43,5 miliardi stimati dai costruttori come la spesa 2011 per la riqualificazione dei vecchi immobili.
A questi 43 miliardi di spesa le due detrazioni del 36% e del 55% hanno dato un contributo decisivo: nel 2010 (ultime stime targate Cresme disponibili) sono oltre 500 mila l’anno gli interventi partiti grazie al bonus per il recupero. Mentre secondo gli ultimi dati dell’Enea (sempre riferiti al 2010), il valore degli investimenti nel risparmio energetico degli edifici ha superato i 4,6 miliardi con più di 405 mila pratiche totali e un costo medio di 11.350 € per intervento e un risparmio di energia di 2000 Gigawatt l’anno.
Cifre ed interventi destinati ad essere ampiamente superati dopo l’anno decisivo del 50%.


QUESTI SONO ALCUNI NUMERI:
500mila le richieste per la detrazione del 36% nel 2010
43,5 miliardi la spesa nelle abitazioni nel 2011
405mila le domande per la detrazione del 55% nel 2010
220mila domande per il 55% relative agli infissi nel 2011

domenica 15 luglio 2012

RIUNIONI: investimento o spreco di tempo?


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Spesso una riunione viene vissuta dai partecipanti come una perdita di tempo.
Per evitare che il pensiero principale sia questo occorre saperla preparare, gestire e misurare.

Durante la preparazione di questo post, ci siamo chiesti se era giusto affrontare un argomento del genere per spiegare la reale importanza o se avessimo rischiato di passare per “professori in cattedra”, che vogliono dimostrare le proprie conoscenze. Abbiamo deciso di farlo perché crediamo che il tema delle riunioni nelle falegnamerie, sia poco conosciuto ed invece è fondamentale.

Le riunioni sono un momento importante di crescita e di scambio d’informazioni all’interno di un’azienda. E’ il momento ideale per trasformare dubbi, incertezze e problemi in soluzioni o in strade da perseguire per il raggiungimento degli obiettivi. 

Perché allora la maggior parte dei partecipanti le considera una perdita di tempo, se non del tutto inutili? Quante volte vi è capitato di pensare: “questo era meglio se non lo diceva” oppure “io lo avrei detto in altro modo” ma anche “il problema non è questo…” e molte altre ancora.
Secondo gli esperti in materia, le principali cause del fallimento di una riunione sono sei:
-Non era necessaria
-L’obiettivo non era definito con precisione
-E’ stata preparata male e in poco tempo
-Si è svolta nel momento sbagliato
-Erano presenti le persone sbagliate ed assenti quelle fondamentali
-Chi ha condotto la riunione non è stato all’altezza del ruolo

Per evitare di cadere in questi errori, ricordando che le riunioni sono fondamentali in una struttura aziendale, elenchiamo 5 consigli da seguire nella preparazione.
1)Definizione degli obiettivi
Chi vuole ottenere dei risultati dalla riunione, deve definire con precisione lo scopo tenendo presente  anche gli obiettivi dei partecipanti, magari, mettendosi nei loro panni.
2)Definizione di alternative e costi
Preparare una riunione, coinvolgere e far partecipare altre persone, raggiungere gli obiettivi descritti, SONO UN COSTO. Per  questo motivo, devono essere sempre analizzate le alternative alla riunione e la tecnologia attuale aiuta molto: e-mail, videoconferenze, chat, telefonata, ecc…
3)Preparazione della riunione
Chi richiede l’incontro lo deve strutturare bene.
Le tipologie più importanti di riunione sono tre.
L’Informativa è una esposizione, quindi deve essere preparata con una spiegazione dettagliata di ciò che viene presentato, definendo i contenuti e tempistica di esposizione.
La Formativa è l’esposizione di un progetto o di esempi mirati a spiegare concetti importanti. E’ giusto ascoltare e prendere parte ad una conversazione con chi partecipa, lasciando la possibilità di esprimere le proprie opinioni.
Quella Decisionale ha l’obiettivo di decidere la soluzione più efficiente ed efficace fra quelle proposte.
In questa riunione partecipano figure decisionali, permettendo un dialogo che definisca le regole da attuare.
4)Gestione della riunione
Ci sono tre fasi.
L’apertura, nella quale si ricorda gli obiettivi e si definisce i ruoli di chi espone e di chi risponde.
La gestione, impegna chi ha organizzato la riunione nel compito di stimolare rendere partecipi le varie figure. La chiusura, con un riepilogo di ciò che è stato deciso e degli impegni presi, definendo “CHI FA COSA ENTRO QUANDO”.
5)Gestione della fase post-riunione
Tutti gli sforzi nel preparare e nel comprendere  la riunione, possono svanire in breve tempo se l’entusiasmo viene surclassato dalla quotidianità degli eventi.
Per evitare questa situazione, è consigliabile uno schema riassuntivo dove si riportano decisioni prese e argomenti discussi, chi ha preso delle responsabilità, quali e in quanto tempo devono essere fatte.

Siamo davvero convinti che le riunioni aziendali possono portare dei risultati solamente se preparate a dovere e se riescono a coinvolgere tutte le persone presenti. L’onestà e la chiarezza sono parole chiavi all’interno di una discussione e gli argomenti trattati devono essere attuali ed essenziali. Se non vengono seguiti i consigli dati, riteniamo che il tempo dedicato possa essere perso o quanto meno sprecato.
Sta a voi capire se ve lo potete permettere. 

venerdì 13 luglio 2012

Devo arredare casa: qualità o risparmio?

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Tramite il servizio messo a disposizione dal blog, “DOMANDE & RISPOSTE”, un nostro lettore, che ha chiesto di rimanere anonimo, ci ha scritto un testo per un post che tratta di un argomento contemporaneo e che crediamo possa interessare a tutti Voi. 

Parliamo di una scelta importante che viene fatta normalmente 2 o 3 volte nella vita.
Devo comprare un armadio per la stanza da letto. 
Voglio acquistare un oggetto piacevole da abbinare al comò, ai comodini e, perché no, anche al letto. 
Vorrei che fosse grande per contenere più cose possibili, ma che non fosse troppo ingombrante per non ridurre lo spazio alla camera. 
Mi piacerebbe che fosse studiato nei dettagli e ben distribuito negli scomparti, così da sistemare i vestiti e la biancheria nei migliori dei modi. 
Gradirei che fosse bello e resistente, così da permettermi di aprire e chiudere gli sportelli per tutto il resto della mia vita, senza dover sentire cigolii e vedere ante storte o cassetti che non chiudono.
Lo compro oggi e lo volevo ieri in casa. Lo volevo ieri a casa ma montato in modo perfetto. 
E poi voglio….mi serve…..avrei bisogno…. 
Ah! Dimenticavo…. DEVO SPENDERE POCO.


Questa è una richiesta frequente negli ultimi tempi. C’è da dire che la nascita della grande distribuzione di oggetti per la casa, come Ikea, Mondo Convenienza, Krea, ecc… hanno fatto successo sia in Italia che nel mondo.  
Direi anche giustamente, perché sono luoghi dove puoi passare quanto tempo vuoi, ci puoi mangiare, bere e far giocare i tuoi bambini in un’area probabilmente più divertente di casa e con del personale addetto al controllo e la custodia. Se fuori fa caldo, dentro c’è fresco e se è freddo, c’è il riscaldamento. Puoi osservare, studiare e progettare (con aiuto del personale) l’arredamento delle tue stanze, cucine, salotti e tanto altro ancora. Puoi trovare tutto ciò che ti serve, se non in un posto….al massimo nell’altro.
Tutto sembra essere perfetto e al prezzo minimo.
Fino a che non lo porti a casa!

La mia esperienza non è stata “distruttiva”, lo ammetto, anzi sono abbastanza contento dell’acquisto, ma tornassi indietro cambierei idea. Vi racconto ciò che ho vissuto perché mi piacerebbe che altre persone pensassero di più agli acquisti che fanno e non seguissero delle mode del momento o, peggio ancora, seguissero la strada del prezzo più basso! Proprio come ho fatto io…

Nella stanza da letto, un armadio a “L” con cabina nell’angolo e 9 ante in totale, me l’hanno montato in 6 ore, invece delle 3 che avevano previsto. Dovevano essere in due e invece, uno dei montatori (età 18 e 23 anni) se né andato ed è tornato solo per di riscuotere. L’armadio è stato montato dal più inesperto (era il primo armadio che montava di quelle dimensioni e ha passato non meno di 30 minuti per leggere le istruzioni). Ovviamente ha chiesto una mano quando si è reso conto che le dimensioni e il peso erano esagerati per una persona e il risultato è stato insoddisfacente. Poi quasi a fine lavori è rientrato il collega esperto. Abbiamo chiesto di ricontrollare il montaggio perché a nostro parere non andava bene e allora, in modo molto svogliato, i due hanno accettato. Con la revisione sono stati risolti problemi come ante inclinate e che non chiudevano, accostamento al muro, invece che a 5 cm di distanza, montaggio della luce interna alla cabina, come da contratto e montaggio in quadro dello specchio interno. Inserimento dei tappi per le viti e lucidatura dello stesso colore nelle scheggiature ed infine regolazione delle cerniere. 
Perciò penso che, se non avessi chiesto il controllo e la messa a punto, il lavoro sarebbe terminato in modo catastrofico. Invece per fortuna il mobile adesso è come lo avevamo ordinato. O Quasi! 

Con questo vorrei dire che questi centri di grande distribuzione sono ideali in molti casi…… NON SEMPRE! 
Non servono se devi fare la casa della vita. Il prezzo basso non ripaga né la qualità né un servizio. E’ PROPRIO IL CONTRARIO!
Un mobile ben costruito può durare tutta la vita. UN MOBILE COSI’, NO.
Gli oggetti che si possono trovare sono fatti con la miglior qualità per quel prezzo.
Questo è comunque un mio parere personale. Ritenevo solamente importante farvelo sapere….