venerdì 12 luglio 2013

Un esempio di "malainformazione"!

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Due o tre giorni fa, mi sono ritrovato in una piacevole conversazione con il titolare dell'albergo in cui ho pernottato. Poco prima di scendere nella sala ristorante, ero salito in camera per appoggiare i bagagli e, come spesso faccio (forse per deformazione professionale), mi sono messo a guardare le porte, l'arredamento e le finestre. Proprio quest'ultime mi avevano un po' sorpreso perché in alta montagna, avrei pensato e preferito trovare un bel serramento in legno, magari di una grande sezione certificati casaclima ed invece mi accorsi che il pvc mi aveva raggiunto anche li.
Un po' dispiaciuto decisi comunque che quel modesto infisso, tra l'altro semi-nuovo, montato male e già ingiallito internamente e corroso esternamente, non mi avrebbe assolutamente tolto l'appetito. E così è stato...
Infatti, dopo la gustosa cena, l'albergatore mi consigliò un bell'amaro Lucano, tipico della zona iniziando così la chiacchierata. Tutto partì dalla descrizione degli amari della Basilicata e sfociò nella scelta fatta da quest'uomo, circa 10 anni fa, sugli infissi da mettere nel proprio albergo.
Prima di sapere cosa potessi fare di lavoro, con grande gioia e soddisfazione mi disse: "ho fatto la scelta giusta, ho scelto il PVC".
Nonostante l'incredibile voglia di esporgli il mio pensiero, descrivendoli tutta la relazione tecnica che abbiamo fatto sulle differenze fra questi due materiali  "RELAZIONE: Differenze fra infissi in legno e pvc", mi sono limitato a scherzarci un po' e gli ho chiesto di motivarmi la sua scelta.
Lui, sempre con orgoglio, mi disse che nonostante il legno sia visibilmente più bello, non aveva chiesto neanche un preventivo ma era andato sicuro verso l'economica finestra di plastica.
L'uomo, che cito di esempio solamente per esprimere un concetto di malainformazione, ha continuato con queste parole: "beh, non so se lo sa, ma il pvc non ha bisogno di manutenzione, rimane bianco praticamente in eterno e poi almeno non ho tagliato nessun albero.....sono amico della natura sa!!!!"
Mi sarei messo le mani nei capelli, credetemi. Mi sono anche chiesto da quanto tempo non guardasse i suoi cari infissi. Vabbè...
Non potendo e non volendo fare mattina per fargli capire cosa aveva comprato e cosa avrebbe potuto comprare scegliendo un infisso in legno allo stesso prezzo, mi sono limitato a spiegargli che le cose non stavano proprio come le pensava. Se non ricordo male, non volendo fare il presuntuoso ed il saccente, credo di avergli risposto con queste parole. "Quando sono andato in camera non ho guardato le finestre, quindi non posso darle un mio parere. Ma considerando il suo entusiasmo devono essere veramente belle! Ricordo di aver letto da qualche parte, però, che tagliare gli alberi fa bene alla natura e che la durata di un serramento in legno, a parità di manutenzione, è maggiore rispetto all'alluminio e al pvc dato che le vernici hanno fatto grandi progressi negli ultimi anni."
Mi ha risposto: "Chi lo sa chi ha ragione. Ma credo proprio che abbia letto male sa?!"
Sentendomi un po' punzecchiato conclusi così: "beh, forse ha ragione lei, ma io sceglierei comunque gli infissi in legno. Dopotutto a me piacciono le cose vere, fatte dalla natura. Si immagini di dover scegliere una donna: prenderebbe quella con il seno naturale o la rifatta col silicone?"
Per fortuna ci siamo lasciati con una inevitabile grande risata, ma purtroppo, con la stessa malainformazione di sempre.


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giovedì 4 luglio 2013

Tagliare gli sprechi con la messaggistica interna

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Ci scusiamo per questa lunga pausa del blog, non dovuta a cattiva volontà, ma alla riduzione del tempo disponibile dato che i nostri clienti, finalmente, sembra rivedano un raggio di sole!
Sembra proprio che un pò di lavoro (seppure non come gli anni passati) stia arrivando nelle falegnamerie che seguiamo e speriamo che questo valga per tutti.
Il tempo quindi è importante e gestirlo non è semplice, anzi sembra essere una delle voci di "spreco" più significative.....e parlando di sprechi di tempo, vorremmo riportare un tratto dell'articolo fatto dalla Ferrari.



L'articolo del sole 24 ore in breve:   clicca qui
Decine di email. Decine di replay. Decine di forward. Una casella impestata da una valanga di messaggi inutili. Dispendiosi in termini di tempo e di risorse. E il tempo in azienda è denaro. Si fa prima a parlare con il vicino di scrivania (o di ufficio) che non a buttare giù dieci righe forsennate in un messaggio di posta elettronica.
E poi quando la mail ha tanti, troppi, destinatari in copia si perde ancora più tempo. E tanto lo si fa perdere. L'utilizzo improprio della posta elettronica con decine di destinatari per email su argomenti che spesso non li riguardano è una delle principali cause di inefficienze e di perdita di tempo nelle attività lavorative quotidiane nelle aziende. Alla faccia del verba volant e dello scripta manent, Ferrari ha deciso di dare un taglio a tutto questo spam interno.
La Casa di Maranello ha risolto il problema dando un'indicazione semplice e chiara: parlatevi di più e scrivete di meno. Per incentivare una comunicazione più efficace e diretta - si legge sul sito della Casa di Maranello - è stato infatti deciso di limitare fortemente il numero delle email inviate. In particolare, ogni dipendente Ferrari potrà inviare la stessa mail internamente solo a tre persone. Da oggi infatti i dipendenti parleranno di più con i colleghi.

Noi non siamo molto d'accordo
Senza nulla togliere alle decisioni del presidente Montezemolo, siamo contrari a questa scelta per gli scambi d' informazione interna perchè:
- sostituisce le riunioni spesso mal preparate e dilungabili
- limita le "chiacchierate" tra colleghi (anche professionisti e professionali)
- lascia una traccia che impedisce il "non lo sapevo", "nessuno mi aveva avvertito", "chi l'ha deciso?" ecc.

E' logico che ogni sistema può causare perdita di tempo, ma noi riteniamo che la giusta costruzione di un team di persone, integrato negli obiettivi dell'azienda, porta vantaggi superiori agli sprechi.
Inoltre il vero spreco non sta nel sistema di messaggistica, bensì nelle confuse mansioni e responsabilità delle persone.
Se definite bene, a cosa serve tutto questo scambio-spreco di informazioni?



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