mercoledì 22 giugno 2016

Le piccole falegnamerie …. 3° di 3 post


Ci siamo lasciati dicendo …. come si possono ottenere risultati importanti!

Niente è facile e le cose richiedono anche un po’ di tempo, però è possibile raggiungere importanti risultati.
Sempre se le piccole aziende …. diventano grandi!
Si, proprio così, perché è principalmente una questione di metodo. Ed il metodo è sempre lo stesso, qualunque cosa si produca e oltre la dimensione.
Innanzitutto deve essere ripensata la falegnameria che dovrà essere PERSONALIZZATA, COME LE ESIGENZE DELLA SUA CLIENTELA!
Ben sappiamo che il mercato richiede un’estrema personalizzazione, quindi se valutiamo
la storia del mercato, noteremo che:

UNA VOLTA ERA       PRODUZIONE DI MASSA  

POI VENNERO   LE MODIFICHE ANNI ‘70

QUINDI NACQUE       LA PRODUZIONE FLESSIBILE

OGGI DOBBIAMO AVERE
> la massima soddisfazione del cliente
> il prezzo di vendita opportuno
quindi:
> le attrezzature devono essere flessibili e collegate in rete
> i cicli di produzione brevissimi
> pochi operatori svolgono più lavori contemporanei
> la conoscenza viene diffusa nel gruppo di lavoro
> l’imprenditorialità è diffusa e di più larghe visioni
ciò permette
> il giusto profitto per il quale si lavora

Quindi, anche se la tecnica e la tecnologia aiutano, la falegnameria personalizzata, flessibile, produttiva ed economicamente positiva si forma solo con un’esatta ed accurata gestione.
Ciò porta a:
1 rivedere il layout per eliminare le improduttività
- definendo i cicli di lavorazione più idonei
- ottimizzando gli spazi
- semplificando le movimentazioni
- definendo le mansioni del personale
- prevedendo futuri ampliamenti
- ricercando le attrezzature più idonee alle necessità
- verificando gli ammortamenti

2 analizzare tempi e metodi per ridurre i costi di lavorazione
- eliminando operazioni superflue, recuperando economicità
- migliorando l'utilizzo delle risorse (uomini e macchinari)

Impostare un sistema di programmazione e analisi dei costi perché l’azienda si fonda sugli utili e la rende forte e propositiva.
Dal controllo dei costi si può gestire la lavorazione, mantenendo gli utili prefissati.

3 controllo dei costi di produzione
- la composizione dei centri di costo collegata ai dati di bilancio e ai tempi di
   lavorazione, definisce il costo orario.
4 fabbisogno economico
- il controllo del fatturato periodico semplifica le procedure di messa in lavorazione
  e conferisce certezza di risultato.

Infine una grande cosa per chi produce “su misura”: lo sviluppo di un preventivo!
5 con specifici software, anche in 3D, debitamente compilati, è calcolabile il costo di produzione per ogni articolo.
Quindi il valore non sarà più costruito, ma reso da calcoli matematici, quindi utilizzabile anche per forme preventive.
- la progettazione unita ai cicli operativi e ai tempi previsti fornisce un valore di
   riferimento per il costo di lavorazione
- la definizione del punto di pareggio, assieme all’organizzazione della lavorazione,
   rende possibile predefinire gli utili.

L’ottimizzazione potenziale delle piccole aziende, ricche di spirito imprenditoriale, umili e capaci sia di pensiero strategico che di esecuzione, può trasformarsi in attività ben  remunerativa.
E, come diceva un mio maestro 40 anni fa …. se oggi fai crescere le piccole, domani ne avrai tante grandi!

venerdì 10 giugno 2016

Le piccole falegnamerie …. 2° di 3 post



Ci siamo lasciati dicendo che …. le cose sembrano semplici, ma seppure non sia così….lo possono diventare!

Bene vediamo in 4 punti fondamentali, come si possono ottenere risultati importanti.
bisogna diventare un po’ più venditori  
(non si può fare tutto, ma, sapendolo presentare, si può vendere)
bisogna saper fare bene i conti ed i preventivi  
(conoscere i costi di produzione – quindi saper simulare i cicli operativi – avere e saper utilizzare un adeguato software per la progettazione e la preventivazione)
bisogna saper gestire l’azienda, sia nei costi che nella lavorazione
(gestire metodi e tempi per ogni fase di lavoro e, principalmente, rispettarli  durante la lavorazione)
bisogna avere una mente elastica, conoscenze e larghe vedute
(avere la curiosità ed il tempo per partecipare a fiere del settore, conoscere strumenti e materiali alternativi, saperli proporre al cliente)
bisogna avere non solo fornitori, ma partners
(per il fornitore siamo un cliente, per il partner uno stretto collaboratore con il quale dividere difficoltà e successi)
Tutto questo sviluppa un sistema che rende la “piccola falegnameria” gestita, così come viene fatto nelle grandi dimensioni di azienda.
Se tutti i punti sono importanti, quelli fondamentali sono il 2°, il 3° ed il 4°.
Esaminiamo i motivi di questa affermazione:

punto 2°
specialmente per coloro che lavorano “su commessa” è fondamentale la conoscenza dei propri costi, infatti, molto spesso ci troviamo a parlare di “piano dei costi analitico” come se fosse una cosa nebulosa e che ognuno fa a modo proprio.
Eppure non è difficile.  Ma non basta.  
Una volta creato si debbono conoscere i cicli produttivi e, pure in maniera orientativa, alcuni tempi di riferimento. Ciò allo scopo di individuare un ciclo di lavoro tra le varie macchine, quasi lo si facesse.
Con questo noto si debbono includere le movimentazioni, gli attrezzaggi, ecc. anche se improduttivi.

Non trascurabile la scelta e l’acquisto di un software (importante sia per la praticità che per la risultanza) che permetta la progettazione del mobile tramite un sistema di disegno e che caricato dei dati di riferimento (materiali, costi, tempi, ecc.) estrapoli i valori da preventivare.
Di questi oggi se ne trovano molti, ma la bravura di chi si interessa deve essere nell’individuare …. quello giusto!
Però, trovato, abbiamo fatto una grande cosa.

punto 3°
gestire tempi e metodi per ogni fase di lavoro è di per se cosa complessa e, farli rispettare durante tutta la lavorazione è ancora più difficile.
Nelle piccole aziende capitano spesso motivi d’interruzione (rappresentanti, clienti, fornitori, pagamenti in banca, ecc.) ed è facile distrarsi da ciò che si stava facendo.
Spesso, si dice, si recupera facendo un’ora in più la sera! O al sabato mattina!
Cosa sbagliatissima. Ciò che si è perso non si recupera più.
Ma allora che fare se viene qualcuno in azienda?
Semplice (non è vero, è difficile ma deve essere fatto), ci si organizza diversamente, si fissano appuntamenti in data prestabilita, si dedica qualcuno a ricevere fornitori e clienti (che mai devono andarsene scontenti!) ecc. ecc.
Ma quando si lavora….si lavora!
E se abbiamo un dipendente ancora più, sempre da tenere presente che e noi lo serviamo perché possa produrre di più e meglio!

Quindi mai distogliersi, perché è una cosa essenziale al mantenimento dei tempi previsti, quindi, in poche parole, del nostro utile!

punto 4°
la piccola falegnameria ha molti punti a sfavore, principalmente l’informazione, o meglio, il tempo per poter avere informazioni.
Spesso sono i rappresentanti che portano notizie, farebbe parte del loro mestiere …. magari un po’ condizionato dalle aziende rappresentate, ma sarebbe una giusta professionalità.
Però è innegabile che i molteplici interessi che riguardano coloro che fanno arredamenti completi coinvolge l’informazione su tantissimi punti: i materiali, i semilavorati, le colle, le vernici, la ferramenta, gli accessori e tute le loro alternative!
Costi, qualità, variabilità, fornitori, …. acquisto di prodotti finiti presso altre aziende (finestre di legno, legno alluminio, di pvc …. porte per interni, blindati e chissà quanto altro ancora).
Poi non parliamo di attrezzature, utensili, movimentazioni, macchinari e tutte le loro evoluzioni!
Ce ne sarebbe per farlo a tempo pieno.
Però avere la curiosità ed il tempo per questi aspetti, vuol dire conoscere alternative e ciò porta a saperli proporre alla clientela; cosa che altri non possono fare perché non hanno il tempo!
Quindi trovare il tempo per la propria informazione è importante (quale investimento personale che fa l’azienda) per avere una mente elastica e larghe vedute.

Una banalità: tutti conoscono le colle poliuretaniche, ma quanti espongono al loro cliente l’indispensabilità di usarle nei mobili da cucina, da bagno o da esterno?
E se anche costano un po’ di più, quanti si domandano con quale margine le possono vendere?
Quanti si domandano l’importanza della qualità che possono dare al cliente?
E, ultima cosa per il momento, quanti si domandano quanto tempo abbiamo risparmiato in quella fase grazie all’essicazione immediata?

Nel prossimo Post Vi diremo un’altra piccola cosa!