lunedì 7 maggio 2012

Visita al Technodomus



Lunedì 23 Aprile abbiamo visitato la fiera di Rimini e la prima impressione che ci ha fatto non è stata delle migliori: c'erano poche persone e alcune di queste facevano sicuramente parte degli stand espositori. In realtà sembra che l'affluenza maggiore di visitatori, con una buona percentuale estera, ci sia stata fra venerdì e sabato. Troppo pochi comunque per un settore così vasto come la filiera della lavorazione del legno.
Molti gli stand presenti anche se i gruppi Biesse, SCM e Cefla la facevano da padroni negli spazi e nell’impegno espositivo.
Poche novità o perfezionamenti sulle macchine e sugli utensili; fondamentalmente tutto uguale a quanto già esposto nelle precedenti manifestazioni.                                                                              

Gruppo SCM
Oltre all’estesa gamma di macchine tradizionali, a quelle per l’arredamento, sono stati i Centri lavoro  per finestre e mobili ad attirare principalmente il nostro interesse ed il personale tecnico ci ha dato, come sempre, esaurienti spiegazioni al loro utilizzo.
A conferma della propria immagine dedita all’ecosostenibilità e quale partner di Pininfarina e Riva nel progetto Cambiano, SCM ha esposto un’autovettura interamente in legno e realizzata con proprio macchinario CNC.

Gruppo Biesse
Stessa musica quella esposta dal gruppo nel quale troneggia la sempre l’accattivante Uniwin e il suo sviluppo in Uniprof, completa di carico e scarico automatico, per la quale l’Ing. Sacchi si è profuso in notevoli e giustissime motivazioni d’utilizzo.  Che però ben conosciamo da tempo!

Gruppo Cefla
Ha presentato due cose interessanti:
- Pixar Plot o Single Pass, sistemi realizzati per la stampa di qualunque disegno, immagine, scrittura, su parti piane di pannelli di qualunque materiale, legno, vetro, ceramica, cemento, etc. E l’Ing. Lama, spiegandoci la macchina, conferma che la stessa cosa può essere fatta sui bordi.  
La cosa ci ha colpito per la semplicità concettuale: è nientemeno che una stampante di grande dimensioni con pressoché infinite personalizzazioni per potenziali ampliamenti sia nella gamma dei prodotti sia nella loro diversificazione.
Quest’attrezzatura consente alla fantasia tecnica del progettista di produrre arredamenti e mobili altamente personalizzati e inoltre l’impiego di materiali diversi.
- Altra proposta interessante del gruppo Cefla è stato il ritorno alla spruzzatura di elementi per esterni, persiane, finestre e altro, con un robot, nel caso un Fanuc, programmabile dall’operatore.
A nostro avviso però questa soluzione difetta nella mancanza di riconoscimento automatico di quanto caricato sulle bilancelle e ciò impedisce l’appendimento misto dei pezzi, obbligando al rispetto di un programma o alla lavorazione per tipologia.



Per tutti gli altri espositori, molti sarebbero degni di nota, purtroppo cosa infattibile per lo spazio di un post.
Però vogliamo evidenziare:
- la CMA Robotics, con un robot simile a quello Cefla (ma con scanner automatico!) ha festeggiato il 32° impianto per finestre
- la Stemas, con un sistema transfer per la lavorazione di porte intelaiate ed imbotti. Peccato che non abbia portato una linea nuova, sempre per imbotti e coprifili, particolarmente rapida e totalmente gestita da PC per assicurare un’estrema precisione di realizzo, da consegnare a breve a un nostro cliente!
- l’Utensiltecnica, con una nuova testa a piallare Hydro attrezzata con coltelli al diamante che riesce a limitare l’alzo del “pelo” su elementi per finestra, come le Hydro della Weinig.
- etc.

Una cosa veramente interessante è stata la filosofia della poco evidenziata Casa EnergyPiù, quella cioè che produce più energia di quanto consuma!

Pensando che le tecnologie e le conoscenze per la realizzazione già esistono e che nei prossimi 5 anni saranno costruite case a basso impatto ambientale, adesso anche antisismiche, con un aumento dell’800%, forse meritava una presentazione superiore.

Per successive informazioni sull’argomento, parteciperemo a un simposio organizzato da un gruppo di primarie aziende TMA (Costa, Dalso, Uniteam, Spanevello, Sorvec) allo Xilexpo di Milano e che poi riporteremo su altro post.

Per noi che tutti i giorni “conviviamo” nei reparti di lavorazione, tra macchinari, utensili ed impianti, questa fiera ha solo confermato la seria difficoltà che questo settore sta attraversando, ma dobbiamo smetterla di piangerci addosso. La cosa migliore da fare è rimetterci in gioco, trovando nuove e migliori idee, per portare questo ramo dell’edilizia nella posizione di 1° classe che realmente si merita.
Un augurio a tutti.

Adesso la parola passa a Voi. Cosa ne pensate?

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