domenica 7 aprile 2013

Cosa è LA CASA PASSIVA


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Noi lavoriamo solo con falegnamerie nelle quali si producono mobili, cucine, finestre, porte e quant’altro collegato al mondo della casa e dell’edilizia e molto spesso sentiamo parlare di case passive, bioedilizia, case in legno, ecologia, recuperi energetici, risorse naturali, energie rinnovabili, etc. Altrettanto spesso abbiamo la sensazione che se ne faccia un gran guazzabuglio, perché non c’è molta conoscenza del tema e si collegano tutti gli argomenti con estrema facilità.


Proviamo a fare un po' di chiarezza:

1 Casa passiva 
I primi prototipi di edifici risalgono alla Svezia degli anni '80 anche se le prime vere sperimentazioni sono state fatte in Germania, a Darmstadt, negli anno ’90, dove la “Passivhaus” era caratterizzata da un involucro termico particolarmente efficiente e tale da mantenere il confort interno senza sistema di climatizzazione.
Oggi ammettiamo che chi ha cominciato a leggere di case passive, starà pensando che la sua prossima casa sarà proprio una Casa Passiva.     O passiva o niente!
Perchè?     Perché in qualsiasi progettazione, per vari motivi, si accettano compromessi: se progettiamo una casa passiva, questo non può accadere, perché la qualità è inderogabile.
I 5 principi progettuali per costruire una Casa Passiva sono:
- buona coibentazione
- buona serramentistica
- ventilazione con recupero del calore
- ermeticità all’aria
- assenza di ponti termici  (sono ponti termici gli angoli, i terrazzi , gli infissi e i pilastri.  Il ponte termico è tra i principali responsabili delle perdite di calore, perché provoca scambi di temperatura: d'inverno conduce calore dall'interno verso l'esterno, d'estate dall'esterno all'interno)…sembra facile, ma non è neppure così difficile!

2 Energie rinnovabili 
Quando si parla di energia c’è sempre chi non crede nelle energie rinnovabili o pensa che possano solo servire "da contorno", ma se vogliamo continuare a consumare/sprecare come siamo da sempre abituati.… allora non ci basterebbe un pianeta di scorta! E pensare che il risparmio energetico è una fonte di energia enorme, pressoché illimitata e scarsamente sfruttata, così come la bassa sensibilità a quest’utilizzo.
Allora mi chiedo:
- non siamo capaci di progettare abitazioni senza impianti di riscaldamento tradizionali?
- non siamo capaci di progettare la coibentazione contro il caldo e sogniamo l’acquisto del condizionatore?
Quindi è colpa nostra, non delle fonti di energia rinnovabile che non ci bastano mai!

3 La cogenerazione
Nelle case abbiamo bisogno sia di calore che di energia, o mi sbaglio?
Pensate che anche nelle più avanzate centrali a gas o a carbone il 45 - 60 % di energia è dispersa come calore-scarto non utilizzato. Ma è possibile ottenere una produzione combinata di calore ed energia? Sarebbe uno dei modi più efficaci per generare sul posto, con fonti di energia primaria come il gas naturale, contemporaneamente energia elettrica e calore! Questo sistema è definito “cogenerazione”
Gli impianti attuali di cogenerazione hanno raggiunto un’altissima efficienza, fino al 90 % con netta  riduzione delle emissioni di anidride carbonica.
La combustione aziona un motore che è collegato ad un generatore elettrico (come l’alternatore delle nostre auto) e in questo processo, il rifiuto, cioè il calore, tramite scambiatori, diventa riscaldamento e acqua calda.
Anche per la casa esistono sistemi di cogenerazione che vengono installati in sostituzione di un riscaldatore tradizionale.
Un esempio:  La caldaia “eVita” di Remeha (link 2)  è una caldaia pensile a gas con potenza elettrica di 1 kW. Con il modulo a condensazione integrato ha una capacità di riscaldare fino a 25 kW, consentendo la riduzione della bolletta elettrica e l’immissione nella rete pubblica dell’esubero di energia elettrica.
Una considerazione:  In Germania gli impianti di cogenerazione sono sovvenzionati con circa 1.500€.

Allego un gradevole intervento di Paola Contini 
In dieci anni il prezzo del gas è aumentato del 69%.   Oggi stiamo impostando la nostra politica energetica per i prossimi anni ed investiamo le poche risorse pubbliche per il futuro.
...e arriva un governo di tecnici…
…e imposta tutto su gas e petrolio…
Qualsiasi uomo, non troppo vecchio per capire, guarderebbe alle tecnologie già conosciute e si chiederebbe: quale sarà lo sviluppo futuro?
Gli Stati Uniti che sono ritenuti tecnologicamente avanzati, anche se parliamo di pochi anni di distanza, …. hanno mandato una navicella su Marte…
...lassù c’è forse un gasdotto libico che la alimenta?
…hanno una prolunga lunga lunga?
…..a chi pagano la bolletta?
Ma queste tecnologie sono sconosciute o inapplicabili sulla Terra?
...o sono perfettamente conosciute ed a disposizione di tutti?
Abbiamo dei governi che stanno facendo delle scelte e mi sembra giusto che i veri Tecnici intervengano per spiegare che queste politiche non sono del secolo scorso.… ma di due secoli fa’!
Adesso, se facessimo una vera politica energetica, dovremmo pensare a non comprare più combustibili fossili … e allora cosa faranno coloro che hanno le tecnologie quando noi avremo costruito i gassificatori e i pozzi di petrolio?
Semplice: metteranno sul mercato le tecnologie di cui sono in possesso e annulleranno tutti i nostri investimenti con una sonora risata.
All’idea che ci siano tanti italiani a pensare ad una prolunga lunga lunga ……………stiamo sorridendo anche noi, amaramente! Vediamo un po' cosa faremo con questi “Saggi”…



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